XV legislatura – Tornata del 14 giugno 1884
per iscopo di migliorare le condizioni dei maestri elementari. Ma non potendo per ora a questi maestri dare l'arrosto, si offre loro intanto l'odore
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di più all'anno, mentre voi avete promesso di presentare prossimamente un disegno di legge inteso appunto a migliorare efficacemente le loro
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Non dovrebbero dunque esservi prevenzioni riguardo al modo, col quale cotesti Consigli sono composti e adempiono alle loro funzioni.
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certi determinati requisiti, attestanti la loro capacità, è necessario che essi li posseggano; che abbiano preso certe matricole, certi gradi, certe
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loro capacità e il merito comparativo degli uni messi in confronto cogli altri, in guisa da distinguere non solo fra tutti il migliore, ma eziandio i
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Imperocché per togliere ai municipi quest'ufficio, sarebbe necessario che l'istruzione elementare non dovesse più da loro dipendere. Che i municipi
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Bisogna allora proprio dire che ai comuni si dà bensì tutto il peso dell'istruzione, ma poi si nega loro il corrispettivo, il vantaggio di scegliere
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Consiglio scolastico, e moralità tale da non fare ingiustizie. Se invece sono a corto di mezzi, deve essere messa in dubbio la loro capacità e la loro
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ancora alle spese imposte loro attualmente dalla legge, come volete che si assoggettino a delle spese facoltative come questa, a delle spese a cui
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tanto tempo un miglioramento nella loro sciagurata posizione, non possono con questo sperare alcun sollievo.
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loro una situazione assolutamente intollerabile), ammettiamo semplicemente infine che siano in una condizione così necessariamente anormale di spirito
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delle necessità d'un impianto nuovo e grandioso, siano più che idonei al loro ufficio; ma, nel tempo stesso, so bene che la massima parte forse di
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Ma, naturalmente, i comuni più volenterosi, più progressivi, pagheranno gli stipendi, che sono loro imposti dalla legge, pagheranno anche qualche
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tanti cespiti di entrata, loro violentemente strappati, questa nuova gravissima spesa dell'istruzione popolare?
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contro i comuni, cioè quella del diritto della nomina dei maestri, mentre restano gravati di tutti gli oneri del loro mantenimento, ha citato
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imporre ai comuni, a quelli almeno, che non vogliono privarsi loro prerogative; un peso che già erasi detto universalmente che avrebbe fatto carico alle
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miglioramento delle condizioni morali degl'insegnanti elementari, garentendo loro sicurezza nel pagamento degli stipendi, regolarità e giustizia nei
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hanno potuto conseguire un tanto diritto, veggono riversare per compenso nel loro territorio delle cospicue sortirne per parte dell'erario.
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aggravati di nuovi e, benché assolutamente non gravi, pure per alcuni, non tollerabili pesi, o spogliati, altrimenti, quasi completamente della loro più
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loro parte agli interessi locali che noi dobbiamo avere la base larga, assoluta sulla quale è assiso tutto l'edifizio della grandezza nazionale.»
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Con esso si afferma l'incapacità dei comuni, che assegnano lo stipendio prescritto dalla legge, a procedere alla nomina dei loro insegnanti. Strano
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due diverse categorie di comuni, segnandone la maggiore e la minore età, quale che sia la loro popolazione, in base ad un criterio la cui importanza
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Ma appunto perchè questo concetto della diversità nel metodo di tutela e di amministrazione fra i comuni, in ragione della loro importanza, è una
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mezzo alle autorità provinciali di correggere gli abusi di quei comuni, che per avventura fossero renitenti allo adempimento del loro dovere verso
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conservare ad essi questa ingerenza, subordinata sempre alla illuminata vigilanza dei poteri tutori, non possiamo contemporaneamente limitare i loro diritti
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, sostituendo alla indicazione dei tre concorrenti riconosciuti più degni, la sola affermazione dell'attitudine loro all'insegnamento.
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materiale degl'insegnanti primari coll'aumento del loro stipendio.
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loro svolgimento, tutte le obiezioni la loro risposta, tutti gli argomenti il loro esame, colla ponderazione e maturità che si addicono al Parlamento di
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, accennando ai 1200 comuni, che non pagano a tempo i loro maestri, esprime anche il dubbio che, forse, non possano pagare, e che i sussidi non sieno
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ai comuni, per dar modo ai comuni di far cadere la loro scelta sopra alcuno di essi; ma l'articolo 3 considera, come dissi, la sola ipotesi di fatto
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renda possibile ai Consigli scolastici di fare la loro proposta ed ai Consigli comunali di provvedere alla nomina anche quando i concorrenti od i
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direttamente i loro maestri.
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l'amore all'autonomia comunale, e alla libertà: il Canton Ticino. Ora, sa Ella come quei fieri repubblicani, amanti delle loro franchigie, e
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devo fare loro osservare che con questo disegno di legge non si sono soppresse le disposizioni ora in vigore per i concorsi, e che sono comprese
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proposta dell'onorevole Torrigiani, che lascia piena balìa ai comuni nella nomina dei maestri, senza richiedere alcuna garanzia delle loro buone
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povero relatore, dicendo che noi vogliamo offendere la libertà dei comuni, e menomare la dignità loro e dare un passo indietro sulla via della libertà e
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nominare direttamente i maestri. A me pare che sia un bell'incoraggiamento, che si dà ai comuni, di offrire la casetta al loro maestro, imitando quei popoli
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Quanto al peso che s'impone ai comuni, onorevole Diligenti, torno a ripetere, che esso è facoltativo, e non è tale da sconvolgere le loro finanze
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Commissioni che debbono proporre loro i maestri; se in molti di questi comuni la condizione dei maestri è mal sicura; pur non di meno una prescrizione che
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E questi grandi comuni benemeriti dell'istruzione, che pagano i loro maestri con stipendi di molto superiori ai minimi, come sarebbesi potuto, senza
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molti non fanno, dà però a loro ancora la facoltà di scegliere sopra una terna, lo che induce in essi la facoltà di eleggersi il maestro.
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Ciò detto, io raccomando alla Camera, che elevandosi a considerare e la presente condizione dei maestri e la sicurtà della loro nomina, nella quale
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Ma qui denari non ce ne sono. Volete che i comuni paghino, non date loro alcun sussidio e poi volete far nominare da altri i maestri e dare ad altri
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loro lavoro.
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parranno degne di qualche considerazione, essi riformeranno le loro proposte; se non ne saranno degne, io avrò discaricato la mia coscienza ed essi
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attenzione. L'articolo 334 discorre di trasgressioni dei doveri imposti dalla legge ai docenti scolastici per fatti in cui sia gravemente compromessa la loro
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loro stessi e alla scuola e al paese, è stato appunto il Governo; quel Governo al quale avete tanta fretta di consegnar tutto nelle mani; quel
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esercitare sopra codesti maestri una azione seria e prudente, una azione, che, per l'interesse loro e della scuola, li mantenesse in certi confini che
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tutti i loro desiderii e in tutte le loro speranze; ma ad ogni modo difendiamole contro essi; ma difendiamo altresì queste generazioni, difendiamo
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In Italia, o signori, della resistenza attiva ce n'è poca, della passiva molta: voi tirereste la scuola da un lato, le famiglie tireranno i loro
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Accademia della crusca
